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Blog inerente le vertigini

Argomenti discussi dal dott. Alfonso Scarpa specialista in otorinolaringoiatria

Approfondimenti: VPPB e Autoimmunità


La vertigine parossistica posizionale benigna(VPPB) rappresenta la causa più comune di vertigini oggettive ricorrenti. Come ben noto, la VPPB si manifesta con crisi vertiginose parossistiche ed oggettive scatenate da particolari posizioni della testa(flessioni,estensioni,rotazioni) specie quando ci si corica o ci si rialza dal letto associate ad intensa sintomatologia neurovegetativa.
Si ritiene che la causa più frequente sia dovuta al distacco di piccolissimi cristalli di carbonato di calcio(otoconi) e il successivo passaggio all’interno dei canali semicircolari dell’orecchio con la duplice possibilità di essere liberi nei canali(canalolitiasi) o appoggiare sulla cupola(cupololitiasi).

Nell’ultimo decennio, l’interesse da parte degli studiosi in campo vestibologico si è focalizzato sulle cause non litiasiche della VPPB lasciando presuppore la possibilità di materiale fluttuante di diversa natura come proteine, eritrociti, linfociti, fagociti, detriti endoteliali, immunocomplessi giunti nel torrente endolinfatico dopo traumatismi, processi infiammatori, infettivi, autoimuni. Studi recenti hanno messo in relazione la VPPB con l’autoimmunità tiroidea in particolar modo con la presenza di elevati livelli di anticorpi anti TPO e anti TG 
in circolo.
In questo caso, infatti, la VPPB sarebbe innescata dal movimento di immunocomplessi nell’orecchio interno con stimolazione meccanica dei recettori labirintici o da una microangioite autoimmune del labirinto nel contesto di una sindrome multi organo autoimmune.
 Infatti la presenza di vasculite mediata da immunocomplessi (reazione di tipo III) potrebbe giustificare l'alterazione del contenuto proteico dell'endolinfa e quindi della sua densita', attraverso una variazione della parmeabilita' della stria vascolare, od attivare ulteriori processi immuno-patologici responsabili in ultima analisi della comparsa di materiale estraneo nel torrente endolinfatico o della degenerazione della membrana otoconiale.